Immaginatevi i telefilm della fine anni '80: machismo, musiche elettroniche, abbigliamento sgargiante con spalline oversize ed esibizione testosteronica di muscolatura varia. Aggiungete una sceneggiatura scritta da un babbuino sprezzante del pericolo e un Lou Ferrigno non dipinto di verde ma con le stesse espressioni e battute di quando faceva "Hulk" e otterrete Crime Task Force (che nella versione italiana aggiunge anche l'incomprensibile sottotitolo "La Vendetta del mercenario"