giovedì 10 marzo 2016

Hellbound - All'inferno e ritorno

Un paio di eventi concorrono alla scrittura della presente recensione. Oggi ricorre il compleanno dell'inossidabile Chuck Norris, protagonista del film, ma soprattutto stanotte ho sognato mia nonna Eni e mi sono svegliato col sorriso (ovviamente l'ho sognata mentre mi faceva uno scherzo indossando uno scatolotto di Pandoro Melegatti in testa, a mo di cavaliere...). L'accostamento è partito in automatico. D'altronde il buon Chuck, ribatezzato "El me Walker" era di gran lunga il suo attore preferito e questo film le sarebbe piaciuto un sacco. Buona visione nonna e buon compleanno Chuck. Ti auguro altri cent'anni di calci rotanti!
Durante una crociata in Terra Santa Riccardo Cuor di Leone combatte ed imprigiona all'interno di un sarcofago la creatura demoniaca Prosatanos (in pratica un anzianotto stempiato con delle vezzose unghie lunghe e laccate). Nel 1951 due tombaroli egiziani ebeti liberano casualmente il cattivone, che ricompare a Chicago negli anni '90. Ad imbattersi in Prosatanos sono ovviamente Chuck Norris e il suo collega Calvin Jackson (un emulo di Eddie Murphy con un Mocio Vileda in testa) durante una retata di routine contro papponi e zoccoloni da battaglia, condita da calci rotanti d'ordinanza. Prosatanos uccide un rabbino strappandogli il cuore. Chuck e socio intervengono sparandogli, ma il cattivone fugge senza colpo ferire, lasciandosi però alle spalle un monte di prove (uno scettro e un paio di illuminanti biglietti da visita). Uno di questi li conduce dalla bella ricercatrice universitaria Leslie che racconta loro la leggenda di Prosatanos e del suo scettro diviso in 9 pezzi e distributo in 9 luoghi sacri (un po' come le sfere del drago di Dragonball). Uno dei luoghi sacri è sicuramente il Vaticano visto che in una scena inutile che dovrebbe svolgersi su un treno diretto a Roma (come testimoniato dalla segnaletica dei passaggi a livello con la misteriosa scritta "Arresta!") due preti vengono ammazzati e privati di una valigetta. Sugli altri c'è un fitto mistero...
In ogni caso i due sbirri vengono convocati dalla polizia israeliana che probabilmente vuole indagare sugli orrendi pantaloni a vita alta color verde acqua indossati con nonchalance dal nostro protagonista.
All'aeroporto Ben Gurion vengono accolti da un collega ad alto grado di imbecillità che per meglio mantenere segreto il loro arrivo inizia a fare manovre insensate in auto. La scena però ci permette di vedere al meglio la splendida Gerusalemme che qui appare come un paesotto desertico di campagna. Dopo esser stati sufficientemente maltrattati dal capo della polizia ebraica, i nostri due eroi iniziano la loro personale indagine. Chuck Norris riesce sempre ad ottenere le informazioni al primo colpo perchè basta un suo sguardo per far sciogliere qualsiasi essere femminile passi in zona. Calvin invece passa il tempo a farsi derubare da mocciosi e a lamentarsi per la fame che lo coglie neanche fosse uno dei protagonisti delle commedie di Ruzante. Illuminante e poetica la descrizione della sua sofferenza gastrica "Eh no così non si può continuare! Perchè non mi tagli le palle con un coltellino da burro?"
In qualche modo riescono a sconfiggere il cattivo Prosatanos e Chuck Norris trova anche un'amichetta bionda che recluterà per fargli da partner in "Walker Texas Ranger".
Che volere di più da un film? Tanti auguri vecchio Chuck!

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