mercoledì 24 febbraio 2016

Primavera di Granito

Dopo tanta spazzatura estera finalmente un prodotto Made in Italy, precisamente Made in Nuoro con tanto di patrocinio e finanziamento della Regione Sardegna. Era l'alba del nuovo millennio e nell' Isola si affacciava una nuova temibile criminalità organizzata: quella del temibile trio Carezza, Mozzicone e Whisky! Tenetevi saldi al divano perchè state per assistere all'intrigante poliziesco "Primavera di Granito"
Alberto è un bravo ragazzo. Ama la sua morosa Vittoria e insieme rispettano il babbo industrialotto
Il giovane Carezza
("Vittoria vuoi sposarmi?" "Certo. Pensa come sarà contento tuo padre!" Frase quest'ultima ripetuta più volte nel corso della pellicola). Il babbo peraltro è il più scaltro di tutti: dopo i primi tre minuti scompare per un viaggio d'affari. Purtroppo Alberto frequenta cattive compagnie. Al baretto del paese incontriamo Carezza ovvero il capo della gang che "terrorizza" il paese: in pratica un giovane Diprè coi suoi guardaspalle Mozzicone (accanito fumatore) e Whisky che come da soprannome è un panzonetto barbuto armato di fiaschetta. A fare da contorno la studentessa/zoccola Serena che non ha problemi a prostituirsi per procurare generi di consumo (tipo bottiglie di birra o canne già rollate) ai suoi tre amici Il dinamico trio si esibisce in atti criminosi come scippi alle vecchiette o rapine ai pensionati che escono dalle banche sventolando mazzette di banconote. Il tutto abbigliandosi, in genere, con vistose magliette fluo per meglio mantenere l'anonimato. In realtà non sempre si riesce a cogliere appieno la plasticità dell'azione degli attori perchè il regista preferisce scattose carrellate o inquadrature artistiche che escludono gli attori dallo schermo a favore di altri elementi come piastrelle, piante, piedi....
Il temibile Leblanc
Ad un certo punto entra in scena il Boss Leblanc. Ovvero un emulo di Lino Banfi ne "Il Commissario Lo Gatto"... Vestito esattamente uguale al buon Lino sta però dall'altra parte della barricata e invece del dialetto di Canosa parla uno pseudo francese dal "vago" accento sardo.... Il temibile gangster propone un affare alla gang di Carezza: una valigetta di cocaina da un milione di euro al  "prezzo vantaggiossimo ed eccezionale di trecentomila euro" (non è dato sapere, amici, se compreso nel prezzo ci fosse pure una bici con cambio Shimano o una batteria di pentole...). Il problema è recuperare i trecentomila di investimento iniziale. A questo ha già pensato John, la guardia del corpo di Leblanc: armato di Mercedes da millemila euro (in un paese dove si vedono viaggiare solo Peugeot 106, Uno e Duna..) ha seguito discretamente il FURGONE PORTAVALORI (Una PUNTO 3 PORTE!) della "Barbagia Security" e ha scoperto che il percorso del mezzo (che sicuramente ritirando ogni giorno i soldi della cartoleria e della macelleria del paese fa incassi milionari...) ha un punto debole: ogni giorno una delle guardie giurate viene colto da impellenti bisogni fisiologici sempre nello stesso punto! E' necessario tendere un imboscata!
Carezza e soci propongono il colpo ad Alberto che però gentilmente declina, dovendosi sposare. Leblanc la prende con filosofia: prima lo fa incarcerare mettendo un panetto di cocaina nella sua macchina, poi fa stuprare la sua fidanzata da John e infine, visto che il ragazzo è di coccio lo assassina. Il commissario Volpi, incaricato delle indagini, compare in scena e guardando il cadavere da una ventina di metri acutamente sentenzia "Secondo me è morto. Transenna la zona".
Neanche a dirlo il colpo al portavalori va a remengo: Carezza e soci vengono fermati per un controllo stradale e perdono l'attimo fuggente. Leblanc è imbufalito, ma lo è ancora di più la famiglia del povero Alberto. Vittoria aiutata da un sexy spogliarello di Serena si sbarazza di John mentre suo (quasi) suocero elimina in una scena epica con recitazione da Oscar il cattivone nella suggestiva location di una cava di granito, messa involontariamente a disposizione dal nuovo boyfriend di Serena, il marmista Gino.
Alla fine il messaggio è chiaro: la vita continua e già durante la cerimonia funebre di Alberto (per la quale è stato ingaggiato nientepopodimeno che il vero Vescovo!) i suoi amici scherzano e dicono cazzate immonde. In fondo il giovane dalle folte sopracciglia poteva semplicemente continuare a bere birrette con gli amici e soprassedere agli stupri della fidanzata! E non dimenticate "Per non imbatterci in un futuro con delle comunità violente... è quanto mai opportuno correggere il presente" anonimo (Titoli di testa)

Ecco a voi la versione integrale del capolavoro:



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