lunedì 1 agosto 2016

La Furia del Marine - Il primo film di Marco Borriello!

Vabbè dai... non esattamente Marco Borriello, però la somiglianza col legnoso protagonista dalla mascella volitiva ci sta, come dimostrano i reperti fotografici che trovate nella presente recensione. Questo meraviglioso reperto filmico dei primi '90 racconta la storia di Wes, sventurato marine che finisce al gabbio per aver colpito accidentalmente suo fratello durante una missione di guerra.
A tirarlo fuori dai guai, o almeno così sembra, il suo ex commilitone Keith
Wes e Karen pronti a copulare.. Ah no sono Borriello e Belen!
che si è momentaneamente trasferito in Indonesia per gestire alcuni loschi affari. In realtà le prime tracce del suddetto Keith le vediamo durante il suo funerale! Ma è tutto un barbatrucco per ingannare il concorrente Jurgen (tipico nome indonesiano, a quanto pare). Da Wikipedia apprendiamo che la temperatura media a Giakarta, in qualsiasi periodo dell'anno, è tra i 26 e i 30°C. Nonostante questo Wes persiste nell'indossare un giubbottone di jeans con la pelliccia e un cappello nero di feltro prestato poi a Chuck Norris per interpretare "Walker Texas Ranger" (stato da cui proviene lo stesso Wes "E' veramente grande come si racconta il Texas" "Smisurato, bellezza"). Dopo una miriade di scene inutili e lunghissime nonchè "uneventful" scopriamo che:

- Wes è praticamente infallibile con qualsiasi arma e potrebbe partecipare alla gara di tiro al volo delle Olimpiadi di Rio 2016 mentre i suoi oppositori, vestiti per la maggior parte da Ninja, a Rio potrebbero al massimo partecipare al Carnevale visto che non riuscirebbero a centrare un dirigibile ancorato a 20 cm da loro

- Keith resuscita ed è un cattivone bastardo, fonte di tutti i guai di Wes

- La sorella di Keith vuole copulare all'istante con Wes, ma lui ci impiega mezzo film per capire questa banale verità

- In Indonesia ci sono torture raffinate tipo versare il caffè bollente sulle ferite oppure l'elettroshock tramite cavetti applicati sulle dita

- Basta una stufa per eliminare il cattivo di turno e procurarsi l'happy ending di prammatica

Sicuramente nei 90 minuti di film saranno successe altre cose memorabili e degne di nota, ma il ritmo incalzante ed indiavolato mi ha fatto talvolta riposare le palpebre....

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