Il lievito di birra in questo periodo è introvabile ma l'importante è avere altri ingredienti. Prendete una spruzzata di Conan il Barbaro, un pizzico di Hercules, shakerate il tutto con costumi e coreografie alla Power Rangers, mischiati con un documentario sulla savana di Superquark.
Visto il periodo pasquale aggiungeteci pure S. Francesco. Con buona approssimazione potrete godere del film di oggi ovvero The Beasmaster III - L'occhio di Braxus
Il nostro protagonista se ne va solitario per la savana di un mondo fantasy perchè reietto dalla società civile. Come la protagonista della "Lettera Scarlatta" di Hawthorne ha un bel segno distintivo: una M di maligno marchiata a fuoco su una mano.
Ad un certo punto arriva all'accampamento dove c'è suo fratello Re(t) Tal che come si evince dal nome è un personaggio destinato a prenderselo in saccoccia per buona parte del film...
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Il temibile Braxus |
Tal consegna a Dar una parte di un prezioso amuleto: l'occhio di Braxus. Questo amuleto serve per rianimare un pericoloso mostro. Casualmente quello è proprio l'obiettivo dello stregone Lord Agon che affetto da invecchiamento precoce compie sacrifici umani nel suo castello. Questi sacrifici gli permettono temporaneamente di trasformarsi da vecchio rugoso a Tullio Solenghi con un parruccone dello stesso colore della tinta usata da Pippo Baudo.
Dopo varie peripezie Dar raggiunge il castello di Argon, grazie al classico amicone di colore sempre presente nei film degli anni '80. Qui assieme ad una fattucchiera, un acrobata e ad una stangona bionda elimina il cattivissimo Argon e pure il mostro Braxus che è stato risvegliato dal famoso talismano.
Questo Braxus è una tartaruga ninja gigante dotata di corna da cervo e viene sconfitto come di prammatica. Se vi piacciono i film fantasy e il vostro sogno erotico è mischiare un documentario sulla savana della BBC condotto da Alberto Angela assieme a Conan, Hercules, Xena e i Power Rangers, allora Beastmaster III è il film adatto a voi
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