venerdì 24 aprile 2020

Illusione Infernale - Waxwork (1988)

Oggi vi proponiamo un entusiasmante horror di fine anni '80 che, a parte alcuni momenti di stanca nella fase centrale, è riuscito ad entusiasmarci con la sua strana commistione di film splatter, commedia adolescenziale, avventura e citazionismo spinto. Tutto questo in Illusione Infernale - Waxwork
China è una ragazza piuttosto "sportiva". Grazie alla sua avvenenza cerca di accaparrarsi il miglior partito possibile. In lizza ci sono il capitano della squadra di football americano del liceo e il "signorino" Mark Loftmore, giovane rampollo di una famiglia nobile che non può bere caffè a colazione perchè ancora "troppo piccolo". La scena di apertura del film ce lo mostra mentre si fa portare la preziosa bevanda di nascosto dal maggiordomo e poi fuma una cicca di ordinanza. Nella sequenza successiva lo vediamo arrivare in ritardo a scuola, probabilmente per i noti effetti inevitabili della sequenza caffè più sigaretta...
China propone a Mark e al suo amico James di unirsi a lei e a Sara nella serata. Nel percorso per raggiungere la scuola hanno scoperto che proprio quel giorno è stato aperto un museo delle cere, gestito da un sosia di Willy Wonka (e infatti il suo aiutante, in una scena successiva, si rivelerà essere un nano simile agli Umpa Lumpa).
Questo museo delle cere si scoprirà avere una particolarità. Cattura i visitatori proiettandoli in un'altra dimensione spazio temporale e gli sventurati si trovano a vivere scene truculente. In questa maniera vengono citati diversi film o mostri famosi. Si passa dal Lupo Mannaro, a Dracula, fino alla Mummia e al Marchese De Sade. Ampio uso di sangue artificiale e la colonna sonora riesce ad alternare mirabilmente Wagner alle pianolette elettroniche e alle drum machine anni '80.
Sopravvissuto alla nottata al museo, mentre i suoi amici morivano come mosche, Mark si ricorda di aver visto in soffitta un giornale che raccontava la morte violenta di suo nonno (che l'ignaro spettatore aveva già visto in apertura del film, facendo grasse risate: il nonno era stato dato alle fiamme da un misterioso malfattore e per farla finita alla svelta si era lanciato di faccia dentro il caminetto...) e scopre che il Willy Wonka del museo delle cere è un essere diabolico che era al servizio del suo antenato, che ha venduto l'anima al diavolo. Tutto ciò gli viene svelato da un amico del nonno, l'occultista Sir Wilfred che gli rivela anche qual è il piano della malvagia creatura: facendo sfoggio di abilità matematica ha scoperto che sono necessarie 18 morti (ovvero 3 volte 6) per risvegliare una torma di morti e conquistare il mondo. Facendo un rapido calcolo degli scomparsi in città si giunge a 17 e l'amica Sara, particolarmente attratta dal sadomaso si sta recando al museo delle cere.... Mark scopre come evitare di venire ucciso nella dimensione parallela e salva Sara che però ama venir presa a frustate dal Marchese... Purtroppo un amico dei due viene fagocitato e ucciso, liberando gli zombie dalla maledizione. In una scena epica "arrivano i nostri": un gruppo di vecchietti munito di bastoni e carrozzine elettriche con rostri e spoiler!
A parte alcune lungaggini nella parte centrale e i personaggi che hanno lo spessore di una carta velina il film è fracassone e divertente dando spunti di orrido divertimento. Non consigliato ai deboli di stomaco, non tanto per la crudità delle scene, ma soprattutto per la vasta presenza di flash pro epilessia e di un montaggio che vorrebbe essere frenetico, ma risulta essere solo fastidioso

SCENE CULT:

- La lezione universitaria con il professore che sbaglia a scrivere "Fascismo" alla lavagna


- Nella scena del lupo mannaro un vecchio dotato di fucile potrebbe salvare il mondo, ma impiega 7 minuti per caricare l'arma e il licantropo (che sembra la versione gigante di un Gremlins) fa una strage









- China, catapultata in una scena di Dracula riesce in un primo tempo a salvarsi grazie ai consigli del suo "marito di scena" e grazie alla dabenaggine di un vampiro che non riesce a raggiungerla semplicemente perchè si incaponisce a lanciarsi su un tavolo invece di circumnavigarlo...

- Il poliziotto chiamato da Mark ad investigare si porta appresso una versione inutile, muta e mignon di Arnold Schwarzenegger ne "I Gemelli"






- Alla fine i 18 più temibili e sanguinari mostri di tutti i tempi vengono fermati da due ragazzini ed un gruppo di nonni armati di carrozzina, bastoni e dentiere





Illusione Infernale - Waxwork (1988) - Regia: Anthony Hickox - Cast: Zach Galligan, Jennifer Bassey, Joe Baker, Deborah Foreman, Michelle Johnson

Nessun commento:

Posta un commento